Tra pochi giorni ci sarà il lancio del molto atteso Wolfram Alpha, il nuovo motore di conoscenza computazionale molto atteso. È già possibile vederne esempi di funzionamento nell’eccellente screencast di Wolfram Alpha narrato da Stephen Wolfram.
Ne ho scritto nel numero di Nòva oggi in edicola:
“Alla ricerca di conoscenza
La civiltà umana si basa sulla capacità di raccogliere, memorizzare e analizzare la conoscenza. Nei millenni questa capacità si è progressivamente affinata e si è dotata di strumenti sempre più efficenti. Inizialmente la quantità di esperienza pratica e teorica necessaria per effettuare correttamente le operazioni stagionali di una società agricola era tale da potersi trasmettere oralmente. Molto presto si è resa necessaria l’invenzione di codici indiretti, della scrittura, e di sistemi di organizzazione degli elementi di conoscenza così codificati. Tavole, libri, biblioteche sono i passaggi di questa rapida evoluzione.
Ma da un’organizzazione passiva di conoscenza codificata, stiamo velocemente passando tutta la cultura umana in una nuova forma attiva, digitale, meglio accessibile, più corrispondente alle esigenze correnti. Oggi approfittiamo dei computer e delle reti di computer, di Internet, per un lavoro che altrimenti non sarebbe più possibile affrontare. Anche il modo in cui i computer ci aiutano ad organizzare la conoscenza sta evolvendo. Ci siamo già abituati a diversi di questi nuovi strumenti. Con Google vengono indicizzate le pagine accessibili online e poste in relazione i testi contenuti, attraverso i collegamenti che ne rafforzano la rilevanza. Wikipedia permette ad ogni persona di aggiungere e rivedere pagine che descrivono e illustrano argomenti diversissimi, in una collaborazione volontaria su scala planetaria. A questi due metodi, l’indicizzazione automatica e la collaborazione volontaria, si sta aggiungendo un nuovo metodo, già accessibile a livello locale, ma tra poco portato su Internet, quello del calcolo simbolico della conoscenza. Il motore di conoscenza computazionale di Wolfram Alpha
Questo nuovo protagonista, atteso con molto interesse, conta su due elementi principali. Da una parte vi è il motore di calcolo simbolico maturato attraverso vent’anni di esperienza di Mathematica. Questo programma, che si può anche acquistare per utilizzo personale, è particolarmente diffuso presso fisici, matematici, ingegneri e con Wolfram Alpha viene portato su Internet, in una nuova proposta di cloud computing, cioè di accessibilità universale. Dall’altra parte si trovano database di fatti e volumi statistici, accuratamente rivisti per completezza e coerenza da un team di cento persone. L’insieme di questi due elementi viene interfacciato con un sistema di interrogazione che, inizialmente in modo abbastanza modesto, permette di impiegare espressioni in linguaggio naturale e con una visualizzazione unificata che crea una pagina di risultati completa ed accattivante che fonde elementi descrittivi, con equazioni e grafici interattivi.
I campi in cui Wolfram Alpha può essere utilmente interrogato sono tutti quelli in cui una risposta completa e formale possa essere appunto calcolata: ingegneria, economia, biologia, chimica, fisica, matematica… per elencarne alcuni.
In passato è stato tentato da parte di motori di ricerca che oggi risultano perdenti la strada di una valutazione editoriale dei contenuti che però è risultata non sostenibile per la crescita esponenziale dei contenuti sul web che dovevano essere recensiti. I curatori dei database di Wolfram Alpha non hanno questo problema, in quanto la maggior parte dei dati che assumono, per esempio le caratteristiche degli elementi chimici, una volta che sono stati introdotti, rimangono fissi.
È probabile che la nuova categoria dei motori di conoscenza computazione vedrà solo per poco Wolfram Alpha come unico elemento. Già Google ha presentato una propria iniziativa di visualizzazione e analisi di dati pubblici. Ognuna delle proposte però dovrà affrontare la necessità di bilanciare accuratamente la sete di conoscenza degli utilizzatori e le necessariamente limitate risorse che ognuno di questi potrà in un dato momento ricevere. La gioia di esplorare apparentemente in totale libertà nuovi spazi interattivi per trovare risposte a domande che non si sapeva nemmeno di poter fare può presto scontrarsi con limitazioni fondamentali a quello che il nostro formalismo simbolico può calcolare. Forse uno dei risultati maggiori di Wolfram Alpha sarà proprio quello di dare una percezione concreta e quotidiana di che cosa in ogni momento la scienza umana può permettere di calcolare e di dare un quadro dinamico dell’evoluzione della conoscenza, accessibile sempre e ovunque, avanzando così il progetto della civiltà umana.
Stephen Wolfram: Il pregio della costanza
La carriera scientifica e imprenditoriale di Stephen Wolfram esprime un ambizioso progetto: analizzare e ampliare gli strumenti che abbiamo a disposizione per la formalizzazione delle scoperte scientifiche. Wolfram, dalla tesi di dottorato in fisica teorica a vent’anni, al lavoro sugli automi cellulari e sulla complessità, attraverso la fondazione e la gestione di Wolfram Research, azienda di grande successo, ha saputo mantenere un corretto equilibrio tra obiettivi a breve termine di concretezza scientifica e profittabilità economica, e quelli a lungo termine di trasformare la matematica in una scienza sperimentale. Prima con il sistema di calcolo simbolico Mathematica, successivamente con l’opera A New Kind Of Science, che è anche alla base di scuole di perfezionamento e di approfondimento, ed infine on l’ultimo progetto del motore di conoscenza computazionale Wolfram Alpha, il programma di Stephen Wolfram sta da trent’anni dispiegandosi con sempre maggiore forza.”