In un labirinto a scala 1:1 che rappresenta il centro di Atene, nel buio assoluto, ho passato un’ora con una guida cieca a scoprire che cosa significa non vedere, in “Dialogo nel buio“. Le sfide curiose e le scoperte profonde che si possono fare in questa avventura sono illuminanti.
Noi diamo per scontato ciò che è la realtà e come lo percepiamo. Ma naturalmente percepiamo solo ciò che i nostri sensi ci mostrano. E contando sulla loro disponibilità costante, possiamo crogiolarci pigri nella coscienza di ciò che noi cogliamo, mancando potenzialmente la piena portata di ciò che possiamo puntare.
Bloccando, almeno temporaneamente, uno dei sensi più ricchi, la visione, è possibile concentrarci sulla ricca e piena larghezza di banda dei segnali provenienti attraverso il tatto, olfatto e udito. Il nostro piccolo gruppo ha esplorato strade, incroci, parcheggi, stazioni della metropolitana, mercati e bar. Seguendo la voce e le indicazioni della nostra guida, siamo stati in grado di provare brevemente com’è complessa la vita dei non vedenti.
La nostra guida Chrysella ha condiviso con noi un sacco di interessanti pezzi di conoscenza circa il suo udito (normale), senso del colore (nessuno), lo shopping, e molto altro ancora. La più interessante risposta, forse, a una delle mie domande è stata che in effetti il suo cane dimostra di sapere che lei non può vedere, e fa dei rumori speciali per farle sentire la sua posizione nella stanza.