Una prospettiva naturalistica offre l’emozione di un’esplorazione senza fine. Gli strumenti della scienza e della ragione si sono evoluti per esplorare e comprendere il mondo e noi stessi. Noi non sappiamo tutto, ma stiamo imparando ogni giorno. Credo in questa ricerca. Credo anche che sia utile per verificare ipotesi audaci e che gli approcci ortodossi non sono sempre necessariamente quelli giusti.
Nei miei viaggi intorno al mondo, parlando in occasione di conferenze, incontri con imprenditori, incubatori, acceleratori, ho il privilegio di essere introdotto a idee che hanno il potere di cambiare il mondo. Cosa succederebbe se dovessimo essere in grado di applicare nuove tecnologie per aumentare la produzione di oltre il 200% attraverso la stimolazione del sistema immunitario delle piante; per prevedere quando, dove e con quale intensità si verificheranno terremoti, con alta precisione; per diagnosticare, assistere, e curare qualcuno afflitto da disturbi mentali attraverso l’intelligenza artificiale; di sfruttare la potenza delle reazioni nucleari a bassa energia? Ognuna di queste rivoluzioni, che sono in fase di sviluppo da team che si trovano in vari gradi di segretezza in questo momento, sono contro le posizioni ferme dell’establishment scientifico ufficiale. Sono ufficialmente impossibili. E ognuna di queste tecnologie potrebbe ancora rivelarsi impraticabile. La tragedia è che, entro i confini dell’ortodossia non è possibile per scoprirlo. Non si può cercare di costruire una carriera in fisica se si vuole esplorare le possibilità della fusione fredda. Nemmeno per falsificare la sua esistenza. Non è che le risposte sono sbagliate. Scoprire se qualcosa non funziona è spesso molto utile, quasi allo stesso livello come scoprire che funziona. Ma quei anche le domande sono vietate.
Naturalmente l’affascinante complessità deriva dal fatto che in effetti, ci sono persone che sono semplicemente pazze. E le loro idee assurde non sono degne di considerazione, o delle risorse per essere provate o confutate. Ci sono anche truffatori, che saranno lieti di usare il denaro dato loro da finanziatori ben disposti e su cui basare il proprio stile di vita senza mai ottenere nulla, o semplicemente rubare i fondi. Come tracciare il confine tra nuove scoperte radicali e patologiche auto-illusioni?
Cerco di essere entusiasticamente cauto, o cautamente entusiasta, sempre aperto a imparare, e di aiutare le idee, le tecnologie e i team che stanno investendo la loro passione, energia e capacità per esplorare ciò che sembrava impossibile. Io credo nell’eterodossia.