La consapevolezza di sé, e l’introspezione sono capacità evolute umane in modo unico. Riconoscere la nostra identità e gli stati d’animo ci porta a mettere in discussione come affrontiamo le nostre sfide. Un atteggiamento dogmatico farà rigidamente finta che tutto vada bene, che tutte le ipotesi siano valide, e che non ci sia bisogno di preoccuparsi.
Un uno più riflessivo e adattivo ammetterà la possibilità di gli errori invece. Riconoscere gli errori in quelle ipotesi e quegli atteggiamenti è il primo passo per superare una resistenza naturale, e accettare la necessità di cambiare. Una parola molto utile per esprimere questa capacità di un maggiore riconoscimento della necessità di cambiare la propria mente è metanoia.
In un ambiente sociale si può costruire organizzazioni più resilienti estendendo questa consapevolezza tra le persone. Tenendo conto della necessità di criticare e mettere in luce i presupposti falsi crea un atteggiamento aperto, pronto a mettere in discussione tutto, e di venire a nuove conclusioni. Compreso il fatto che ci deve essere un equilibrio tra eccessi di metanoia e la conservazione della visione del mondo e dell’identità. Questa dinamica sana pone le basi per atteggiamenti mentali creativi, adattabili e resistenti.