
Negli ultimi trent’anni ho costruito aziende in contesti geografici diversi. Elaborare piani, fondare team, cogliere opportunità, raccogliere capitali, investire: l’intero spettro dell’attività imprenditoriale, senza essere vincolato a un unico luogo.
Dieci anni fa Network Society Labs, una rete globale di gruppi di consulenza blockchain, operava uffici a San Francisco, Buenos Aires, Londra, Malta, Johannesburg e Sydney. In seguito abbiamo chiuso l’iniziativa, ma il coordinamento di team distribuiti su sei città e quattro continenti ha plasmato in modo decisivo il mio modo di pensare al lavoro distribuito.
Quel ritmo continua ancora oggi. Viaggiare a livello internazionale mi consente di pianificare in modo intenzionale, lasciando al tempo stesso spazio alla serendipità. Segnalando dove sarò, e non dove risiedo in modo permanente, creo una superficie di coordinamento per incontri che non verrebbero mai programmati, ma che possono avvenire facilmente. Tre settimane fa ero a New York, la settimana successiva in Italia, la scorsa ad Abu Dhabi, e la prossima sarò a Sydney.

Le piattaforme con cui interagiamo raramente offrono un modo efficace per rappresentare questa realtà. Di tanto in tanto indico quindi il centro di gravità delle mie attività, più che una posizione fissa, riflettendo il modo in cui il mio lavoro si svolge davvero.
È quindi significativo che abbia recentemente aggiornato la mia posizione su LinkedIn, X e altrove, da New York ad Abu Dhabi, in seguito al mio ingresso in Al Liwan, che ha sede lì. Al Liwan opera anche da Riyadh, Londra, New York e Tel Aviv, con un’impostazione deliberatamente globale fin dal primo giorno. In futuro prevedo di trascorrere circa una settimana al mese ad Abu Dhabi, e ho già avuto l’opportunità di lavorare di persona con i team nei nostri uffici globali.
Sono desideroso di rafforzare una cultura della comunicazione scritta e un uso sofisticato degli strumenti collaborativi, permettendo al nostro team globale di lavorare in modo efficace anche quando non si trova nello stesso luogo fisico. Un cambiamento apparentemente marginale (avere il team di Abu Dhabi distribuito in due edifici separati da dieci minuti di spostamento) ha modificato i comportamenti, passando da “incontriamoci nella sala riunioni” a “facciamo una riunione online”. Vincoli fisici sono diventati, in modo inatteso, un catalizzatore per un migliore coordinamento digitale.
La collaborazione online è oggi supportata da un insieme ricco e in rapida evoluzione di strumenti, sempre più potenziati dall’IA. Ma gli strumenti da soli non bastano. Amplificano ciò che già esiste. Quando le relazioni sono reali, i team possono concentrarsi sulla costruzione di reti di fiducia. Gli strumenti scalano il coordinamento; la fiducia scala il giudizio. Senza la seconda, il primo non fa che accelerare il rumore.
