I mondi online non sono solo Second Life… e le esigenze delle persone e le aziende che utilizzano le tecnologie dei mondi online possono essere molto diverse. Ho parlato con Rob Gehorsam, Presidente di Forterra, del loro prodotto, del concetto di zillionics e di come le piccole aziende possano utilizzare il metaverso (o nel loro caso il paraverso).
Luca De Biase qualche settimana fa mi ha chiesto se avevo voglia di scrivere qualche volta per l’inserto Nòva de Il Sole 24 Ore. Oggi è uscito il primo pezzo che ho scritto sui mondi specchio, mirror worlds:
Mondi specchio o paraverso: quando il mondo virtuale riprende il mondo reale
Lo sviluppo dei mondi online segue un ritmo che si può tracciare attraverso i neologismi che vengono creati per descriverne le nuove caratteristiche con l’immediatezza delle nuove parole. Questo fenomeno era già avvenuto con altri fenomeni della tecnologia, con Internet per esempio che si arricchiva negli anni passati delle espressioni ‘intranet’, o ‘extranet’ che indicano aree riservate di un sito web. I mondi online sono descritti dall’originario nome ‘metaverso’, che rappresenta il distacco e la diversità del mondo virtuale tridimensionale nel computer, dal mondo fisico della realtà che ci circonda. Infatti, è proprio la diversità dei mondi virtuali ad essere per molti una delle loro maggiori attrattive. Second Life segue questa strada, con gli arcipelaghi e i continenti delle sue simulazioni.
Una delle alternative a questo approccio è invece rappresentato dalla possibilità di rappresentare online la Terra stessa! Siamo ormai abituati alle immagini di Google Maps e di Google Earth che ad una risoluzione impressionante, qualche volta quasi inquietante, ci mostrano praticamente ogni angolo del pianeta. Oltre a poter vedere da fuori queste rappresentazioni, quei mondi online che riproducono la Terra, chiamati mondi specchio (mirror worlds) o mondi del paraverso offrono la possibilità di entrarci con l’avatar, di camminare o correre sopra di essi, con le stesse modalità di persistenza e di interazione a cui ci stiamo progressivamente abituando.
Il paraverso è utilizzato nelle applicazioni di Forterra Systems, società USA che ha ricevuto investimenti in capitali a rischio dal fondo In-Q-Tel della CIA. I computer server di oggi sono molto potenti e flessibili e anche quelli di Forterra possono accedere in modo differenziato a database che arrivano ad una definizione elevatissima nella rappresentazione del pianeta. Questi server poi, invece di essere collegati direttamente con il pubblico, possono essere installati presso le aziende, dietro le strutture di controllo delle firewall e sotto il totale controllo del personale informatico specializzato. L’insieme di queste caratteristiche, database di riferimento completi e flessibili, e installazione controllata assieme ad una grande stabilità del simulatore sono alla base della strategia di Forterra di rivolgersi alle grandi aziende per progetti che possano impiegare la tecnologia dei mondi virtuali in condizioni molto diverse da quelle che può incontrare un utilizzatore di Second Life.
I campi applicativi dei mondi specchio aziendali possono essere molto diversi, da quelli militari, e nella sanità a quelli nell’educazione e di addestramento. Ognuna di queste applicazioni necessita di una rappresentazione molto fedele dell’ambiente operativo dove il gruppo di utilizzatori deve interagire. Robert Gehorsam, Presidente di Forterra, paragona questa necessità al concetto di ‘zillionics’ coniato da Kevin Kelly, in cui quantità enormi di dati, raccolti dal mondo fisico attraverso reti di sensori, vengono gestite e rappresentate da applicativi appositamente progettati, che non solo facilitano l’interazione delle persone riproducendo nella maniera più fedele possibile l’ambiente desiderato, ma permettendo anche operazioni impossibili nel mondo fisico, come quella di ripercorrere più e più volte uno scenario, una simulazione, oppure di tornare indietro nel tempo e analizzare come si presentasse precedentemente una particolare area del mondo. Tenendo conto di questo insieme globale di rappresentazioni nello spazio e nel tempo, si arriva addirittura alla soprendente concusione che la precisione del mondo simulato diventa arbitrariamente elevata e può superare in ricchezza di dettaglio nella sequenza temporale quella del mondo fisico!
Percorrendo con una velocità soprendente il ‘hype cycle’ di Gartner, che descrive l’entusiasmo seguito inevitabilmente da un contraccolpo di delusione nell’adozione delle nuove tecnologie, i mondi virtuali si trovano oggi in una situazione invidiabile. Essendo rimasti per qualche mese lontani dai riflettori abbaglianti dell’esposizione mediatica eccessiva, hanno potuto accogliere a se coloro che credevano nelle loro potenzialità e che investivano il loro tempo e le loro risorse senza aspettarsi un ritorno immediato su questo investimento. Le persone e le società che si trovano oggi a raccogliere i frutti dei propri esperimenti e delle proprie osservazioni, lo fanno in relazione ad aspettative che non erano più irrealistiche.
La possibilità è sempre più concreta che i vantaggi della collaborazione online offerta dai mondi virtuali vengano estesi a gruppi che vanno oltre a quelli chiamati gli ‘early adopters’. Con la maturazione delle offerte software per i mondi online, dal punto di vista dell’affidabilità e gestibilità dei sistemi server, la ricchezza di strumenti per lo sviluppo di contenuti e infine la facilità di utilizzo del programa client di navigazione, le barriere alla loro adozione si abbassano e risultano più evidenti i loro vantaggi di efficienza, spontaneità, e carica emotiva ed empatica della comunicazione.
In una recente testimonianza Forterra ha presentato i risultati preliminari di un’interessante applicazione medica condotta con la società Greenleaf Medical di Palo Alto, in cui la piattaforma è stata utilizzata per confrontare adolescenti con problemi comportamentali in una serie di scenari immersivi simulati. Questi risultati mostrano come i giovani riescano interagire velocemente con i partecipanti alla simulazione, riuscendo a rispondere in modo più naturale e autentico, superando le barriere dei comportamenti schematici precedentemente utilizzati.
I mondi online sono una nuova frontiera dell’utilizzo dei computer per la comunicazione. Con la loro caratteristica immersiva, sincrona e persistente permettono di ottenere una immediatezza nella collaborazione tra gruppi geograficamente dispersi che non era possibile precedentemente e che con l’arricchimento delle offerte software sarà in grado di soddisfare esigenze sempre più ampie. Il paraverso è una delle nuove varianti per i mondi online dove le applicazioni aziendali offrono una possibilità di sperimentare i vantaggi di questi strumenti.