Stasera a Lodi parlo di Second Life a genitori, insegnanti e giovani.
Cellulari, YouTube e per fortuna in Italia non è entrato ancora nelle coscienze dei giornalisti MySpace… e adesso Second Life e i mondi online. L’arrivo a intervalli sempre più ristretti di fenomeni di aggregazione e di comunicazione con conseguenze non facilmente analizzabili spaventa. Ed è naturale che sia così: quello di cui le persone si spaventano è la propria ignoranza e la presunta impossibilità di agire, definire, analizzare, influenzare il fenomeno.
Ma non è così! I nuovi strumenti sono alla portata di tutti. Guardali da fuori porta ad una conoscenza superficiale, a descrizioni critiche e negative ed una eventuale proibizione. E’ importante invece essere in grado di abbracciarli e capirne le potenzialità positive.