Negli ultimi sessant’anni computer si sono basati su una specifica architettura, inventata dal fisico ungherese John von Neuman, che pur essendo arrivati ad un livello di successo di diffusione che neanche i loro inventori avevano anticipato, non possono affrontare e sufficientemente la soluzione di una serie di problemi importanti, la cui difficoltà cresce talmente velocemente con la complessità degli parametri iniziali, che nemmeno i computer veloci di oggi sono pratici per risolverli.
I computer quantisti dall’altra parte, basandosi sul fenomeno della sovrapposizione degli stati, affrontano simultaneamente diversi percorsi per arrivare alla soluzione, indipendentemente dal numero di elementi che li compongono chiamati qubit. Si pensava che solo verso il 2020 da tecnologia sarebbe avanzata sufficientemente da permettere la costruzione di un computer quantistico commerciale. invece è arrivata la notizia da pochi giorni, che domani 13 febbraio sarà presentato da parte della società D-Wave il primo computer quantistico in grado di affrontare i problemi tradizionalmente difficili nella pratica, con 16 qubit di potenza.
Adesso sono in aeroporto, avendo ricevuto stamattina la conferma del mio invito a partecipare all’evento di lancio. nelle prossime ore cercherò di descrivere in modo più dettagliato lo sfondo di questa affascinante tecnologia è sicuramente proseguirò domani anche con la documentazione fotografica di questo evento, a mio avviso epocale.