Costruiamo società basate sulle tecnologie che abbiamo a disposizione, sul contratto sociale che possiamo articolare esprimendo l’interesse reciproco che abbiamo per raggiungere i nostri obiettivi, e la capacità di strutturare questi obiettivi in un modo che rafforzi la particolare unità che la società comprende.
In questo modo, le società sono in grado di auto perpetuarsi fino al punto in cui una delle componenti smette di supportarle: o arriva una nuova ondata di tecnologia dirompente, oppure i membri della società progettano e adottano un nuovo contratto sociale, oppure i meccanismi che la società ha impiegato minano il proprio funzionamento, ad esempio, da un punto di vista ambientale.
Possiamo misurare se una data società o nazione si aspetta che riesca mantenersi adatta nel futuro, attraverso i flussi di immigrazione legale e illegale. Guarda quali sono le nazioni in cui l’emigrazione è maggiore dell’immigrazione. Guarda quelle nazioni dove è l’opposto. Le persone vogliono entrare in una nazione, disperatamente, anche rischiando la vita, perché si rendono conto che il paese in cui sono nate, non dà loro l’opportunità di prosperare e forse anche di sopravvivere negli anni a venire. Se guardi a questi flussi, quello che stai guardando è una sorta di mercato azionario per le nazioni in cui le persone esprimono il loro desiderio e le loro aspettative future. Le nazioni più intelligenti possono agire e decidere cosa vogliono fare, formulando i propri programmi politici. Spero che sia possibile avere conversazioni razionali su questo.
Dobbiamo guardare al futuro: stanno arrivando nuove tecnologie, queste nuove tecnologie supportano nuovi modi di vivere, nuovi modi di vivere possono dare origine a nuovi tipi di contratti sociali. E la nostra immaginazione è tale che possiamo sognare, e possiamo quindi realizzare quei sogni di società giuste, inclusive e responsabilizzanti che danno opportunità di prosperare in futuro per tutti.