Questa è la trascrizione del seminario inaugurale dell’auditorium CRAEDO su Colonia Nova in Second Life sulla “Teoria e pratica della democrazia nei mondi virtuali”
Benvenuti a questo seminario sulla teoria e la pratica della democrazia nei mondi virtuali. Voglio ringraziare Care, Craedo e la Confederazione dei Simulatori Democratici per avermi invitato come speaker a questo incontro all’inaugurazione del loro auditorium. Dopo la presentazione apriremo la discussione e molto volentieri risponderò a tutte le vostre domande attraverso la chat dal vivo.
Di che cosa parleremo?
Proveremo ad analizzare come la democrazia potrebbe funzionare nei mondi virtuali e come deve essere diversa dalle sue forme più tradizionali
Quali sono gli elementi che formano le basi della società all’interno della mondo reale
Le nuove sfide ed opportunità a cui andiamo incontro alle nostre scelte
Quali sono i nuovi ruoli della legge della giustizia
Come si pratica la democrazia on-line
Che cos’è la nuvola della volontà
Come si evolvono le nostre libertà
Il mio obiettivo oggi, nell’analizzare la natura della democrazia unanime, è quello di persuadervi che i mondi on-line non possono esistere in isolamento, e che sono interdipendenti con il mondo reale. Questa influenza reciproca è un gioco a somma non zero, di beneficio ad entrambi ed è responsabilità del nuovo scuotere il vecchio, è il mondo on-line che deve prendere l’iniziativa. Voglio darvi quello che il mio punto di vista su come deve essere possibile arrivare ad un circolo virtuoso dove i valori, i processi, e gli obiettivi di entrambi i mondi sono migliorati da questa interazione.
I fondamenti di una qualunque società nel mondo reale derivano la loro utilità dalla natura del mondo stesso. La struttura della società è definita dalla variazione del grado di accesso ai fondamentali. Questi fondamentali sono quelli della proprietà, le risorse e la conoscenza. Anche, in una maniera che è sorprendentemente implicita, tutte le società del mondo reale di non accettare, senza eccezione, tutte le leggi della natura. Questa accettazione è necessaria anche queste leggi non sono capite. Addirittura su questo si poggia una certa definizione della realtà, come quello che non smette di esistere nel momento in cui smettiamo di credere in esso.
La democrazia viene spesso percepita come la forma di governo migliore. La storia dell’ultimo secolo ci ha mostrato molti esperimenti falliti di organizzazioni sociali alternative. Il successo della società a sua volta è basato sulla felicità dei suoi stessi membri. La loro libertà individuale di perseguire i propri obiettivi. Ma le definizioni tradizionali includono anche, per le implementazioni pratiche, una serie di dettagli che non sono applicabili in modo coerente. Possiamo definire facilmente il significato di territorio nel mondo virtuale, quello di cittadinanza, e le azioni attraverso le quali le decisioni vengono implementate…
Da dove deriviamo tuttavia il concetto corrispondente a quello di Stato sovrano? Non possiamo eseguire le nostre azioni alla loro conclusione finale senza di esso. Oppure si? Ebbene uno dei possibili risultati dell’importanza e emergente dei mondi on-line, e del loro crescente ruolo nella nostra vita e quello del cambiamento fondamentale nella relazione con il concetto tradizionale di Stato nazione. Non è pratico avere cittadinanze multiple nel mondo reale, ma essere un cittadino di un mondo on-line simultaneamente ad esserlo di una nazione reale non si escludono reciprocamente. Questi due ruoli si comprenderanno mentre le nostre identità multiple progrediranno nei rispettivi diritti e doveri.
Second Life come universo e la proprietà di Linden Lab, e decide sopra le regole fondamentali del comportamento, basato su un contratto di servizio.
Fin dalla partenza Linden Lab era sufficientemente lungimirante per assegnare esplicitamente i diritti di proprietà di tutti gli oggetti creati dei residenti ai residenti stessi. Gli utilizzatori affittano terreno dove possono creare oggetti, oppure edifici, ed utilizzano la valuta locale chiamato dollaro Linden, L$, che ha un tasso di cambio variabile con il dollaro statunitense. In effetti ci sono giocatori on-line che speculano sulla variazione di questo tasso di cambio. Tutta questa attività economica è incoraggiata da Linden Lab invece di essere opposta. Dato che non vi è una realtà fondamentale nel mondo virtuale, a parte quella consensuale, gli accordi illegali costituiscono l’intera impalcatura di quello che diventa la realtà. Questo è vero non solo per i contratti tra Linden Lab e i residenti di Second Life, ma anche per quelli che i residenti stessi contraggono fra di loro.
Come dovrebbe svilupparsi una teoria della democrazia all’interno del mondo virtuale?
Abbiamo l’opportunità di abbandonare la distinzione artificiale adottate durante il Rinascimento tra le materie scientifiche e quelle umanistiche.
E quindi riconoscere che le nostre teorie politiche devono essere altrettanto formali quanto quelle che abbiamo per la fisica. Come tali, queste teorie devono essere sostenute da un preciso modello matematico, offrire ipotesi falsificabili, predire i risultati attesi per gli esperimenti che possono essere effettuati in una maniera pratica e infine devono essere non triviali. La domanda con cui possiamo partire come primo passo, secondo me, è quella di stabilire la differenza tra le ragioni fondamentali per cui la democrazia esiste nel mondo reale e quelle per cui può esistere nel mondo virtuale.
Quali sono i differenti diritti e libertà che sono protetti nei due casi? Il controllo sull’accesso è centrale nel mondo reale per esempio, e che porta direttamente ai diritti di proprietà, mentre nell’età dell’informazione è l’accesso alla conoscenza, e gli strumenti di creazione e manipolazione della conoscenza che diviene critico. Le aggregazioni che conosciamo oggi come città e nazioni nel mondo reale hanno avuto delle specifiche ragioni di esistenza e i loro equivalenti nel mondo on-line dovranno trovare le proprie ragioni indipendenti, altrimenti residenti non le sosterranno.
Ogni esperimento nel mondo reale se deve avere un peso è naturalmente costoso, difficile e potenzialmente pericoloso. Il vantaggio del mondo virtuale, almeno per il momento (e dobbiamo sforzarci di preservare questo per il futuro) è che siamo più liberi di sperimentare. Dobbiamo progettare esperimenti che si possono ripetere con parametri scelti con attenzione, raccogliere ed analizzare i risultati quantitativamente. Un esempio di un esperimento di questo tipo può essere quello di identificare un nuovo tipo di equilibrio tra le forme di democrazia diretta e rappresentativa. Un altro esperimento, in modo del tutto naturale, è quello dell’affidabilità del voto elettronico. Mentre un ultimo esempio, in modo più provocatorio, può essere quello di un sistema di voto che esprime basato sul merito ed una funzione di utilità. Questi e molti altri naturalmente dovranno non solo essere progettati ma democraticamente decisi
La natura interamente volontaria della partecipazione nei mondi on-line e un grande vantaggio in questo senso, dato che sarà certamente un compito arduo trovare tutte le giuste soluzioni a questi delicati problemi. I meccanismi di selezione automatica delle comunità on-line dovrebbero in ogni caso garantire una presenza continua di volontari entusiasti finché il sistema possa essere sufficientemente formata da autosostenersi.
Dobbiamo avvantaggiarci e impratichirci di quello che queste opportunità molto più ampie rappresentano finché siamo ancora umani. I vantaggi sono numerosi nel gestire in modo appropriato i sistemi di reputazione che regolano così tante delle nostre interazioni nel mondo reale senza ricevere un’analisi formale appropriata. Le nostre azioni nel mondo reale formano le nostre identità così come percepite dagli altri, ma spesso sono trattate con la superficialità che la familiarità comporta. Il loro peso e il loro valore non sono apprezzati fino al momento in cui non violiamo qualche legge o regolamento. L’on-line è già diverso oggi, e i problemi delicati della privacy e dell’identità mostrano quanto più con attenzione le nostre azioni devono essere analizzate. Le tracce che lasciamo on-line, devono diventare un’importante elemento di ricchezza individuale e dobbiamo essere in grado di fare leva su di esse in modo appropriato. Le gestione di questa ricchezza e la sua protezione potrebbe diventare uno degli obiettivi principali della società on-line. La conoscenza approfondita che deriveremo da questo mostrerà l’utilità è l’applicabilità dell’esercizio della democrazia. La creatività di questo panorama politico guiderà nuove basi di emancipazione, di miglioramento reciproco e un approfondimento globale che porterà con naturalezza verso una società on-line è che sia trasparente, tollerante e ricca di varietà.
La natura del potere legislativo nei mondi virtuali è differente da quella del mondo reale. Con le leggi che formano la realtà, la sua responsabilità è più alta, ancora di più dato che gli individui si sottopongono alle leggi volontariamente. Dall’altra parte, proprio perché così tanto territorio politico inesplorato deve essere ancora scoperto, le leggi e i regolamenti devono essere parti di esperimenti coraggiosi, senza troppo riguardo alle loro possibili conseguenze negative. Queste saranno temporanee e i danni causati saranno limitati. Ma il vantaggio della scoperta di nuovi strumenti sarà ineguagliabile. Il cambiamento di prospettiva da sfide locali a quelle globali per esempio è qualcosa che viene affrontato raramente dai legislatori del mondo reale, anche quando necessario.
Il ruolo tradizionale del potere giudiziario è stato quello di mettere la legge in pratica attraverso le sue azioni. Questo è stato qualche volta un compito pesante e spesso poco efficiente e poco pratico. Si possiamo raggiungere l’obiettivo di una descrizione più formale di queste regole che governano il mondo on-line, al loro nuovo ruolo potrà emergere per il potere giudiziario, con una serie di strumenti molto più potenti, che assomigliano a quelli dei programmatori che usano moderni paradigmi e linguaggi. Questo nuovo ruolo sarà fondamentale per assicurarsi che gli esperimenti pratici possono corrispondere all’implementazione dei modelli e alle teorie dietro di essi. Dato che la legge e l’impalcatura della realtà nel mondo virtuale, il potere giudiziario sarà quello a sostenerla e rafforzarla. La vecchia scusa “ questa è una cattiva legge, ma pur tuttavia è mio compito farla applicare si indebolirà sempre di più, attraverso i miglioramenti progressivi che veloci cicli di revisione permetteranno nel sistema. Così come i legislatori sono gli architetti del software della realtà del mondo on-line, così il potere giudiziario e quello che ne assicura la qualità con i propri test.
Viene inteso troppo spesso e in modo errato che l’evoluzione sia equivalente al progresso, mentre in realtà rappresenta un adattamento ad un ambiente variabile, senza riguardo alla sua direzione. Tuttavia, se in un sistema interconnesso emerge un nuovo complesso che permette ad una data parte di funzionare ad un livello di efficienza più elevato, allora il resto dell’intero gruppo di sistemi di lire e sviluppare evolvendosi un analogo livello di efficienza oppure soccomberà. Questi ci danno una ricetta perfetta per assicurare l’importanza delle democrazie on-line. Prima dobbiamo mostrare che gli esperimenti che inventiamo hanno vantaggi concreti rispetto alle loro controparti reali. Poi dobbiamo selezionare problematiche dove la maggiore efficienza espressa abbia un impatto anche sul mondo reale. Il mio esempio preferito di questo è l’ambiente planetario, dove il rischio delle decisioni che presto dovremo prendere toglie il fiato, così come quello di non prenderle. Come possono la scienza oppure la politica del mondo reale decidere con poteri di visualizzazione d’analisi insufficienti? Potrebbe tranquillamente essere che gli strumenti che abbiamo nei mondi on-line per disegnare le politiche ambientali diventino necessarie per prendere decisioni meglio informate anche relativamente all’ambiente nel mondo reale.
Ecco un dilemma che vale la pena di affrontare subito, ancora di più dato che rappresenta un’opportunità di arricchimento dell’intera esperienza on-line.
Se scegliamo problematiche che siano rilevanti al mondo reale, sarà sempre più difficile mantenere separate le identità on-line è off line. Per alcuni questo non rappresenta un problema, ma per altri sicuramente lo è, almeno in base a come il mondo on-line funziona oggi, dove la sospensione dell’incredulità nell’agire in base ai ruoli dei nostri avatar è così importante. Dovremmo raggiungere un più alto grado di flessibilità nella gestione di identità multiple, con un controllo a grana più fine sulle loro interazioni con quello che siamo e come loro ci influenzano. Nella stessa maniera dovremo essere in grado e distinguere i vari ruoli assunti da altri. C’è una chiara opportunità qui per Linden Lab di intervenire e adattare le regole di Second Life per gestire al meglio questa esigenza quando si presenta.
Viviamo in un mondo basato sul software, dove non è solo preso per scontato che algoritmi sempre migliori ci aiuteranno ma dove noi stessi siamo rappresentati dai nostri avatar. Quanto presto saremo contenti a delegare le nostre decisioni agli agenti software che ci seguono incessantemente?
Facciamo già così per esempio nel caso dei filtri antispam! La nostra stessa volontà si esprime all’interno di questa nuvola che ci segue mentre voliamo esplorando il territorio virtuale. Faccio un semplice esempio:
Se abbiamo una elezione ogni settimana, posso capire ed analizzare le le sue problematiche e partecipare in modo proficuo.
Se ne abbiamo una ogni giorno oppure ogni ora questo diventa veramente poco plausibile.
Ma se quello che dobbiamo decidere lo stile della musica da diffondere all’interno di questo ambiente e le mie preferenze sono accessibili in modo programmatico, allora senza dubbio possa delegare il mio voto ad una gente che rappresenta la mia volontà, con la sicurezza e la sua decisione corrisponderà a quello che veramente voglio.
Quanto presto vedremo gruppi di nuvole di volontà delle quali agenti autonomi esprimeranno le proprie libere scelte? La complessità dei nostri sistemi ci imporranno di usare tutto l’aiuto di cui disporremo. Non appena uno dei sistemi comincerà ad utilizzare una formazione di questo tipo ad 1° di efficienza maggiore, così come dimostrato dal ragionamento precedente, questa sarà adottata da tutti. Dobbiamo partire subito con l’analisi del significato delle conseguenze di questo!
Attraverso mondi virtuali multipli, interconnessi ed interoperabili i gradi di libertà attraverso i quali esprimiamo le nostre opportunità cresceranno
I problemi che dovremo affrontare speriamo non eccedano la potenza di questi nuovi strumenti di organizzazione, analisi ed azione. Non ci sono garanzie che la nostra unica scelta è quella di andare avanti nel comprendere con cautela ma decisione il potere che abbiamo. Dove i mondi si scontrano, reali o virtuali, fin tanto che la distinzione ha senso, i nostri nuovi metodi formali comporteranno nuovi livelli di organizzazione e complessità. Non possiamo permetterci di dimenticare il mondo reale: nel suo mondo virtuale può esistere senza di esso! Le nostre attività nei mondi virtuali, interconnessi come sono, devono trarre beneficio e dare beneficio al mondo reale che abitiamo.
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