La lotta open source contro COVID-19

La società vuole incentivare la creatività e l’impresa privata. Brevetti, marchi e copyright sono emersi come protezione di ciò che oggi chiamiamo proprietà intellettuale.

Ci sono molti esempi quando questi servono a uno scopo utile, tuttavia estensioni eccessive alla scadenza del copyright e troll dannosi di brevetti mostrano il lato negativo di questo accordo.

Il software e l’hardware open source sono emersi come una potente alternativa compatibile con il profitto, ma anche con la creazione di un un bene comune a beneficio di tutti inclusivamente.

Nella lotta globale contro COVID-19, l’iniziativa open source sui dispositivi medici è un eccellente esempio di cooperazione moderna. L’adesione al gruppo Facebook è aumentata da meno di 2000 a 100000 in un paio di mesi e la documentazione dei progetti è stata tradotta in oltre 60 lingue. La capacità di raccogliere, curare, tradurre e distribuire rapidamente informazioni utili sta migliorando radicalmente le nostre possibilità di aiutare chi è nel bisogno e di combattere la pandemia.

In una recente conversazione con il mio amico Emil Abirascid sul mio nuovo live show in streaming su YouTube, Facebook e Twitter, Qual è la domanda, ha usato il neologismo “coviding” per descrivere qualcosa di simile al pivot, la necessità delle startup di adattarsi alla realtà della pandemia. Mi trovo ad avvicinarmi al concetto: proprio come nelle guerre del passato, è necessario dedicarsi alla lotta ed è naturale che questo occupi quasi tutte le attività e le energie. Quindi sì, continuerò a fare riferimento a COVD-19 nei miei post, e-mail e video. La lotta continua.

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