Intervista a RadioDeejay sull’argomento dei Social Media

Domenica 20 Settembre sono stato intervistato nuovamente da Daniele Bossari alla trasmissione “Il boss del weekend”. L’argomento riguardava i Social Media.

Potete riascoltare l’intera puntata del programma qui, mentre potete leggere la trascrizione integrale della mia intervista sotto.

DANIELE: Uno dei temi appunto che affrontiamo sempre è quello della tecnologia con tutte le sue declinazioni: dallo smartphone dicevo prima al nuovo gadget che esce fino ai voli spaziali, ai confini con la fantascienza. Il prossimo ospite si inserisce in una visione del futuro molto interessante. è un amico perché è già stato qui a RadioDeejay proprio nel nostro programma e mi ricordo che all’epoca aveva parlato della singolarità. Si chiama David Orban, è un imprenditore, docente advisor della Singularity University che si occupa proprio di analizzare e applicare le tecnologie esponenziali per il beneficio dell’umanità. Benvenuto, anzi bentornato David

DAVID: Grazie Daniele!

DANIELE: Tu hai visto “The Social Dilemma”?

DAVID: Sì, l’ho visto. L’ho visto volentieri.

DANIELE: Vorrei chiederti cosa ne pensi?

DAVID: È un film interessante, ma non è rivoluzionario per quelli che seguono questo fenomeno da molto. Anzi, c’è un po’ da chiedersi, anche in questo caso come giusto che sia, quali sono le motivazioni delle persone che, avendo fatto parte di quello che poi vanno a denunciare, scelgono un momento particolare per promuovere un film di questo tipo, senza voler fare i complottisti inutilmente. Ma è giusto analizzare le reti sociali e le alternative che eventualmente si devono proporre.

DANIELE: Certo, hai perfettamente ragione. Però noi partiamo proprio dall’idea che stiamo assistendo a un cambiamento radicale della nostra società. Nel film poi si evince molto bene, ma forse dal lockdown in poi c’è stata proprio la consacrazione del mondo digitale di questa trasformazione.

DAVID: Quello che non viene forse compreso da chi non è addetto al mestiere, e che sorprende anche quelli che sono esperti, è l’accelerazione che addirittura incrementa nella potenza che applichiamo, per esempio con gli algoritmi di intelligenza artificiale. I nostri computer migliorano, i telefoni migliorano. Ma questo tasso di cambiamento è qualcosa a cui ci siamo un po’ abituati. Il ritmo di cambiare il telefono perché il vecchio non va più, non permette di far andare i programmi che vogliamo far andare. Ebbene, gli algoritmi di intelligenza artificiale negli ultimi anni hanno dimostrato di subire un’accelerazione crescente, è uscito proprio un rapporto della Stanford University su questo: ci si aspettava che negli 8 anni passati migliorassero di 30 volte, e invece sono migliorate di 300 mila volte, e le conseguenze di questo sono profonde, e non facciamo in tempo ad analizzarle, soprattutto dal punto di vista dei regolatori, già questi sono andati ancora più avanti.

DANIELE: Quindi quali sono le implicazioni di questa accelerazione del cambiamento tecnologico?

DAVID: In effetti, una delle cose più importanti è che i ruoli tradizionali, che siano quelli di un lavoratore che si aspettava di poter essere assunto in nuova azienda e poi andare avanti fino alla pensione, di un docente che ha i suoi programmi ministeriali da trasmettere ai ragazzi, un politico o un regolatore che disegna leggi ed implementa quelli che sono i regolamenti, ognuno di di questi ruoli e di queste posizioni si vede travolgere. E’ importante scendere dal piedistallo e ammettere la propria ignoranza come punto di partenza per un confronto aperto e trasparente rispetto alle sfide importantissime che ci troviamo ad affrontare.

DANIELE: Una curiosità: tu che sei una persona proiettata verso il futuro con tutta la tua conoscenza tecnologica, che tipo di telefono usi e quali social usi, se li usi?

DAVID: Un po’, se vuoi, per necessità ho due telefoni: un iPhone e Android, e sono in effetti presente su tutte le piattaforme inclusa l’ultima vituperata Tik Tok, dove non ballo, almeno al momento, ma ho i miei video di 10-15 secondi proprio per sperimentare cosa sono le implicazioni, ma anche nuovi linguaggi di queste piattaforme.

DANIELE: A proposito di nuove piattaforme di Tik Tok che utilizza un linguaggio che per alcune persone che magari hanno una certa età, tipo la mia, persone un pochino più adulte, risulta ostico, perché c’è un linguaggio estremamente veloce. Non ci sono ovviamente solo i balletti ma ci sono una serie di contenuti che, secondo me, vanno analizzati in maniera approfondita perché rispecchiano tutta quella che è la nuova generazione, con tutte le loro esigenze. problematiche e messaggi vari. Cosa ne pensi?

DAVID: Da una parte, noi lo guardiamo con stupore, magari anche sospetto, ma dall’altra parte è bellissimo vedere il cuoco che presenta le sue creazioni, la promotrice di energie rinnovabili che nell’arco di 15 secondi riesce a comprimere un messaggio tecnicamente corretto e di grande impatto che raggiunge almeno una decina di milioni di persone. Assolutamente l’analisi necessaria il rigetto è miope.

MARCO: Senti David volevo chiederti una cosa. Io e te, con la redazione di questo programma, abbiamo messaggiato alla vecchia maniera, cioè ci siamo mandati degli SMS. Volevo chiederti, ma non so se tu usi WhatsApp, se utilizzi altre applicazioni che si usa in questo momento. Ma gli SMS ad un certo punto scompariranno? Cosa soppianterà cosa?

DAVID: Un enorme vantaggio dei messaggi di testo tradizionali, rispetto ad altre piattaforme, è la loro interoperabilità. E la ragione per cui sopravvivono è perchè tu sai che, una volta che hai il mio numero, io lo riceverò. Non dipende dal tipo di programma che uso, o il tipo di telefono che ho. E questa interoperabilità ci potrebbe essere anche tra, per esempio, Twitter e Facebook, oppure tra YouTube ed altre piattaforme video. In effetti, negli ultimi anni è peggiorata, perché ossessivamente, e sicuramente da un punto di vista economico, senza sbagliare, ognuna delle piattaforme si è resa sempre più chiusa e sempre più ostica, tant’è che chi vuole mandare i propri messaggi su più di una piattaforma, è costretta a copiare e incollare a mano. Addirittura questo qualche volta è difficile perché ti accorgi, per esempio, che gli indirizzi web non appena tu provi a copiare qualcosa, sembra formattato in una certa maniera, includono tutta una serie di parametri che non ti interessano, e che una volta che incolli da qualche altra parte, effettuano un controllo incrociato.

MARCO: Ed ecco perchè c’è il blocco note che resetta tutto!

DANIELE: Esatto. David io ti ringrazio tantissimo, stanno arrivando i messaggi che ti ringraziano altrettanto e consigliano anche di leggere il tuo libro “Singolarità” il libro che lui è venuto quà a parlarne. Ripeto il nome David Orban della Singularity University, il libro è “Singolarità”. Non abbiamo certamente esaurito questo argomento ti re-inviteremo qui sulla nostra astronave. D’accordo?

DAVID: Grazie, molto volentieri!

DANIELE: Un abbraccio, a presto!