In questo anno abbiamo imparato quanto sia importante essere resilienti.
Gli strumenti che possiamo applicare per costruire le competenze che migliorano la nostra resilienza e adattabilità, che aumentano la probabilità di essere in grado di far fronte alle diverse condizioni e situazioni che ci circondano sono di fondamentale importanza.
Ci sono state una alcune ore spaventose pochi giorni fa, in cui in gran parte del mondo Google e le sue varie piattaforme sono diventate indisponibili, sia che si trattasse di Gmail per inviare e ricevere messaggi di posta elettronica, sia di YouTube per caricare o guardare video e molti, molti altri.
È facile rendersi conto che fare affidamento eccessivo su tali piattaforme e strumenti può paralizzare la nostra capacità di essere resilienti, e adatti a una situazione complessa. Dobbiamo continuare a far evolvere i nostri strumenti: in particolare le piattaforme peer to peer, distribuite e decentralizzate sono un must. Non possiamo permetterci di mettere a rischio la nostra sopravvivenza individuale e sociale affidandoci in misura eccessiva a strumenti centralizzati indipendentemente da quanto siano ricchi, indipendentemente da come le loro caratteristiche corrispondano ai nostri bisogni, indipendentemente da come ci hanno fornito un trampolino di lancio verso una più profonda comprensione del mondo.
È uno dei motivi per cui è così irresponsabile fingere che gli strumenti peer to peer equivalgano a scopi illeciti o addirittura criminali. È ridicolo dipingere così e mettere insieme ogni possibile utilizzo, escludendo completamente gli usi fondamentali, legali e persino vitali che non si basano sulle piattaforme permesse, regolamentate e autorizzate.
Lo devi a te stesso. Per poter diventare più resiliente, devi imparare, insegnare, adottare e mettere in pratica ciò che questi strumenti consentono.
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