La narrazione di Second Life a Visioni Digitali


Venerdì 13 aprile si tiene alla Mediateca di Milano Visioni Digitali 2007 “Incontri europei con la creatività digitale”, a cui sono stato invitato a parlare nella sezione “Focus On 3D Web: La seconda vita della Rete

Nel panel che inizia alle 17, moderato da Stefano Lazzari, assieme a me ci saranno Leandro Agrò, Sergio Messina, Mario Gerosa e Marco Cadioli. Ho messo già online le slide della mia presentazione intitolata “La narrazione di Second Life“.

Ogni nuovo mezzo espressivo deve trovare la sua nuova voce narrativa. Il cinema ha avuto bisogno di un Eisenstein per capire che si poteva andare oltre la posizione fissa delle macchine da presa delle comiche, cioè che era un mezzo diverso dal teatro che lo precedeva. Nel web, per dieci anni non era chiaro quale fosse il valore aggiunto delle notizie online rispetto alla forma stampata dei giornali, finché l’arrivo dei blog non ha permesso di capire come il feedback dei commenti e dei trackback rendesse automaticamente gestibile l’importanza delle notizie così come era percepita dalla mente globale.

I mondi virtuali hanno la peculiarità di essere un mezzo digitale sincrono ed empatico in cui la socialità è il valore principale, assieme alla pulsione irresistibile di identificarsi con il proprio avatar. Quindi, sarebbe naturale che il mezzo narrativo proprio di questa nuova piattaforma traesse origine dal teatro. Il virteatro, in inglese virtheater, quindi diventerebbe quella nuova modalità di comunicazione di messaggi ed emozioni in cui gli avatar raccontano una storia, con la grande differenza che mentre nel teatro tradizionale il coinvolgimento dello spettatore è sempre rimasto a livello di sperimentazione, nel virteatro sarà la norma.

Immagino nuovi strumenti di editing frattale che permettano di rivedere la registrazione olografica di uno spettacolo e, usando l’equivalente spaziale di un cursore nel testo, inserire il proprio avatar con un pezzo di dialogo aggiuntivo, una danza, un’annotazione. Queste aggiunte verrebbero naturalmente pesate con i giudizi aggiuntivi di tutti gli altri spettatori-attori e quindi la narrazione evolverebbe verso l’espressione della volontà della mente globale.

Vedremo! 🙂

Se volete sperimentare assieme questo o altre forme di interazione innovative, venite a trovarmi su Isola Vulcano in Second Life.

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