Domani parlerò a Roma al Parlamento di tecnologie Internet, a partire dall’analisi della vittoria di Obama negli USA e come nella sua campagna fosse riuscito riunire in modo così efficace una serie di strumenti online. Alla Sala Delle Colonne della Camera dei Deputati, converseremo in una sessione aperta al pubblico tra Marco Montemagno, Antonio Palmieri, Paolo Gentiloni, Enrico Menduni, Antonio Sofi, Edoardo Colombo e me, con un centinaio di persone nell’audience, che spero saranno particolarmente attive.
Dalla riunione di fondazione dell’Open Government Working Group circa un anno fa aspettavo che si presentasse un’occasione per condividere con politici professionisti quello che era il mio pensiero. In questa occasione ce ne saranno sia di destra che di sinistra e sono curioso di capire il loro punto di vista.
Oggi ci sono state un paio di notizie spaventose:
- l’Italia è l’unico paese tra i trenta nel sondaggio di Eurostat, dove la percentuale di famiglie che utilizzano Internet è diminuita tra il 2007 e il 2008 (dal già basso 43% al 42%)
- il Presidente del Consiglio ha dichiarato che proporrà di mettere in agenda nella prossima riunione del G8 la regolamentazione di Internet
Parte di quello che cercherò di trasmettere domani è che Internet non è solo un eccellente strumento elettorale; non è solo un canale addizionale per la comunicazione di partito. E’ soprattutto una nuova piattaforma per la partecipazione attiva dei cittadini negli atti di governo, in modo trasparente ed efficente.
Siamo solo all’inizio di una lunga e necessaria strada per l’adozione di queste tecnologie nel governo.