“Codice, la vita è digitale”—Stagione 2018 Episodio 2

Nel corso del secondo episodio di Codice—programma televisivo in onda su Rai 1—abbiamo parlato di Smart contract, contratti intelligenti che ci assistono nell’applicazione commerciale di criptovalute, e della differenza tra le più “antiche” Blockchain.


“Codice, la vita è digitale”
—Episodio 2, inizio al minuto 8:30

Barbara Carfagna, Conduttrice: David Orban, esperto in tecnologie esponenziali ed investitore in Blockchain e non solo. Lei ha un chip sotto pelle con cui paga in criptovalute. Che cosa sono gli Smart Contract e perché sono così importanti e rivoluzionari nella storia delle nostre transazioni?

David: Quando è nato Internet non era prevista la sua applicazione commerciale proprio perché era un progetto di ricerca accademico. Quando è stata liberalizzata questa nuova fase che ha rivoluzionato il mondo, abbiamo inserito una tecnologia vecchia di settant’anni, quella delle carte di credito. Oggi finalmente abbiamo la vera soluzione per l’economia delle macchine su Internet ed è rappresentata da Blockchain, dalle criptovalute e dagli Smart Contract che permettono a delle macchine di parlare ad altre macchine e trasmettere non solo denaro, ma trasmettere valore in modo preciso, istantaneo per tutti noi in tutto il mondo.

Conduttrice: Sono dei contratti scritti nel futuro? Ad esempio, se io devo comprare un biglietto del treno pagherò solo se il treno non è arrivato in ritardo, visto che c’è un sistema di sensoristica che mi può assicurare l’esattezza dell’informazione?

David: Rinunciamo troppo spesso a chiedere il rimborso perché la burocrazia è estenuante, invece se questi sensori possono dire che effettivamente ero sul treno e che il treno è arrivato in ritardo, non devo fare niente perché il computer accrediterà il rimborso istantaneamente sul mio borsello elettronico.

Conduttrice: Quindi avremo un risparmio di tempo in burocrazia enorme ed anche, però, la perdita di molti posti di lavoro.

David: I contratti intelligenti ci liberano da posti di lavoro che erano disumani comunque. Noi avremo la possibilità di applicare passione e creatività a cercare occupazioni che ci rendano più umani, perché le macchine svolgono questo lavoro, ci liberano ed è quello che continuano a fare anche con gli Smart Contract.

Conduttrice: Sono già utilizzati?

David: Gli Smart Contract sono diffusi in molte applicazioni. Non ci può essere, di fatti, un’applicazione Blockchain che sia sufficientemente stupida per non utilizzare gli accordi intelligenti. Ogni borsello elettronico, ogni Token o ICO utilizza Smart Contract al proprio interno.

Conduttrice: Che cosa sono questi Token di cui si sente tanto parlare e anche le ICO che sono veramente una rivoluzione nel modo di finanziare le startup?

David: I modelli d’impresa si sono radicalmente trasformati con Internet, anche se ci sono voluti degli anni. Adesso c’è una nuova fase di sperimentazione frenetica in tutto il mondo per capire come la decentralizzazione potrà portare a un modo diverso di collaborare, di fare impresa, di far crescere le startup. I Token sono l’unità di questi nuovi modelli di business e rappresentano non solo un modo di finanziamento quando vengono offerti alle persone che credono in un progetto e vogliono supportarlo anche finanziariamente, ma vengono trasportati dai programmi intelligenti ogni volta che utilizziamo un applicativo che è basato sulla Blockchain.

Conduttrice: La Blockchain più nota e la più antica è il Bitcoin, mentre Ethereum che è un’altra Blockchain molto importante si sta in qualche modo allargando rispetto al Bitcoin e include molti Token. Qual’è la differenza tra queste due Blockchain?

David: Chiamare Blockchain antica è bellissimo perché rappresenta in modo iconico l’accelerazione dei nostri tempi. Ha appena dieci anni. Ethereum è nata più recentemente, è più ambiziosa, si permette di avere un linguaggio di programmazione che, equivalente a quelli più moderni, permette di fare tutto e in effetti la frenesia delle invenzioni delle startup che si basano sulla Blockchain di Ethereum è di riprogettare le funzionalità che noi vediamo centralizzate in questo nuovo paradigma decentralizzato della Blockchain.

Conduttrice: La Blockchain Ethereum si prefigge come obbiettivo anche quello di distruggere le centralizzazioni di Google, Facebook, Amazon, Airbnb, Uber eccetera, ma se queste mettessero sul mercato la propria criptovaluta in realtà potrebbero diventare ancora più potenti?

David: Gli auguro di fare questo passo coraggioso. Storicamente è improbabile che riescano a farlo perché la loro posizione dominante fa si che sia quasi impossibile mettersi a tagliare il ramo su cui sono seduti. Il cambiamento radicale di un nuovo paradigma è più spesso sfruttato da nuovi arrivati che magari, fra dieci anni, accuseremo di essere dei monopolisti così come oggi accusiamo i vincenti.