La recente serie Loki esplora in modo intelligente temi interessanti di quale sia la natura della realtà, la nostra percezione del libero arbitrio.
Potrebbe sorprenderti che la realtà come la percepiamo non sia necessariamente un sistema fisso e definitivo, ma che ci spingiamo costantemente contro i suoi confini.
Perché le leggi e i parametri del nostro particolare universo sono come sono? Quali sono le differenze con le leggi degli altri universi? Attraverso queste domande forse ci possiamo rendere conto che ci sono criteri di selezione evolutivi che portano all’uno o all’altro di questi insiemi di valori.
Megaverso, multiverso e metaverso sono tre modi diversi in cui stiamo mappando e comprendendo la natura della realtà. Nel descriverli introduco concetti di adattamento evolutivo in ciascuno di essi: sono un darwinista universale, quindi credo che il concetto di evoluzione e selezione naturale si applichi non solo alla biologia, ma in ogni processo che abbia la capacità di creare copie di sé con variazione, in un ambiente con vincoli.
Ciascuno di questi tre modi di guardare la realtà ci consente di applicare le nostre preferenze e quindi agire in base a quelle preferenze per far emergere una realtà che è desiderabile. Con questo potere possiamo assumere e incarnare un concetto di “creazione della realtà”, confrontandolo con i modelli che vogliamo e uscendo nell’universo che vive nel megaverso, nel multiverso e nel metaverso pieni di meraviglia e nell’estasi della nostra esistenza.