Disimparare

Di recente ho potuto osservare un membro del mio team che esercitava una certo grado di violenza su dei programmi che stava usando per scopi inadatti rispetto al loro uso.

Come mai? Perché li conosceva. E’ allora che mi sono reso conto, ancora più chiaramente, che livelli eccessivi di conoscenza e familiarità possono rappresentare un ostacolo importante in un’epoca in cui dobbiamo aggiornare le nostre conoscenze, a un ritmo con accelerazione crescente.

Il disimparare può essere importante quanto la capacità di apprendere quando il ritmo del cambiamento tecnologico fornisce a tutti maggiori capacità di collaborare, comunicare, assegnare e distribuire risorse per risolvere le nostre sfide.

Quando il ritmo dell’innovazione era impercettibile, potevamo raggiungere l’apice perfezionando e mantenendo la nostra posizione sulla padronanza di una serie di strumenti e pratiche. L’incentivo non è mai stato quello di andare oltre.

Ora siamo in un’epoca in cui questo atteggiamento è controproducente. Possiamo, ovviamente, raggiungere un certo grado di padronanza degli strumenti, dei metodi e dei processi che stiamo utilizzando e diffondere tale padronanza nei nostri team, ma il ritorno sull’investimento derivante dall aumentare tale padronanza al di sopra di un certo livello è negativo, e la soglia, oltre la quale diventa negativa probabilmente si sta abbassando.

Non appena arriviamo a un determinato livello di padronanza degli strumenti e delle metodologie, piuttosto che investire i nostri sforzi nell’aumentare quel livello, dovremmo iniziare a guardarci intorno, confrontando le caratteristiche e i vantaggi con quelli delle alternative, chiedendoci se cosa siamo fare è adatto allo scopo. Molto probabilmente, quando ci faremo questa domanda, saranno effettivamente disponibili nuovi strumenti. Il passaggio al nuovo strumento rappresenterà un cambiamento positivo. Per poter cambiare strumenti dobbiamo rinunciare alla comodità e alla stabilità di lavorare con il noto e abbracciare presto l’ignoto, piuttosto che doverlo fare, di rado e sotto pressione.