L’agricoltura è l’attività più fondamentale e antica che ha spinto in avanti la civiltà umana come la conosciamo oggi.
Prima dell’agricoltura, c’erano già esseri umani moderni, ma formavano gruppi di cacciatori e raccoglitori e non costruivano città o imperi. L’agricoltura è percepita da molti come un’attività molto conservatrice. Tuttavia, è stata nel tempo caratterizzata da un tasso di innovazione necessario per poter nutrire le popolazioni. E, naturalmente, la popolazione era statisticamente parlando esattamente uguale alla quantità di calorie che il livello della tecnologia poteva produrre in un dato momento. Perché quando c’erano più persone e non abbastanza calorie, arrivavano carestie e morte. Questo tipo di ciclo di superamento della popolazione che poi torna a livelli sostenibili ha caratterizzato la civiltà umana per migliaia di anni.
Durante il XX secolo l’agricoltura è progredita al punto da poter nutrire tutti gli abitanti del pianeta. La prossima sfida è farlo in modo sostenibile e con una biodiversità che possa aumentare.
Qualche giorno fa ho tenuto un discorso introduttivo e moderato l’incontro di apertura del nuovo Think Tank Farm To Fork, che si propone di diffondere la conoscenza delle tecnologie avanzate in agricoltura, soprattutto in vista della nuova Politica Agricola Comune dell’Unione Europea, che incarna questi due obiettivi.
L’UE è uno dei mercati più grandi al mondo e le sue politiche influenzano le tecnologie e le pratiche che vanno ben oltre i suoi confini. Scegliere gli incentivi giusti ha un impatto profondo su tutti gli usi, sull’ambiente e sul pianeta.