Viviamo in tempi gloriosi. Tra 1000 anni la gente guarderà indietro e si chiederà: “Com’è stato vivere nel 21° secolo?”
Ci siamo resi conto di quello che stavamo attraversando e di quanto sarebbero state fondamentali le decisioni che abbiamo preso in futuro?
Ci sono momenti unici nella storia che riconosciamo come molto importanti, e anche adesso stiamo vivendo un momento unico di transizione e trasformazione che è altrettanto importante, probabilmente più di ogni altro momento della storia. La nostra missione collettiva è costruire le basi dell’inclusività e dell’empowerment che permettano a quante più persone possibile di rendersi conto di essere partecipanti attivi.
Una delle caratteristiche dei nostri tempi gloriosi è che ci siamo resi conto che siamo tutti uno. Non c’è essere umano che sia un nemico. Abbiamo così tante sfide, che ciò che ci manca è abbastanza persone che partecipano, per realizzare ciò che possiamo ancora ottenere. Non abbiamo abbastanza talento, perché permettiamo che venga sperperato. Abbiamo bisogno di persone in tutto il mondo, non solo per realizzare il loro potenziale individuale, ma per unirsi ai ranghi di coloro che credono che valga la pena combattere le sfide per superarle. Ci sono miliardi di persone che stanno già imparando quali strumenti sono disponibili, imparando che in effetti abbiamo metodi affidabili in grado di analizzare quali sono le soluzioni, testarle e poi implementarle su larga scala. Questo è ciò che può essere abbracciato in tutto il mondo, in ogni continente. In ogni paese, in ogni comunità.